catechesi 4 incontro (24-05-21)

Seguendo il soffio dello Spirito
La prima comunità narrata negli atti degli Apostoli
La figura di Barnaba e i nodi della tradizione (at 11-15)

Collegamento con la puntata precedente: Persecuzione come opportunità
Intanto quelli che si erano dispersi a causa della persecuzione
scoppiata a motivo di Stefano erano arrivati fino alla
Fenicia, a Cipro e ad Antiòchia
e non proclamavano la Parola a nessuno fuorché ai Giudei.
20Ma alcuni di loro, gente di Cipro e di Cirene, giunti ad Antiòchia,
cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il
Signore.
21E la mano del Signore era con loro
e così un grande numero credette e si convertì al Signore.
22Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e
mandarono Bàrnaba ad Antiòchia.

La «genialata» di Barnaba: richiamare Paolo
…mandarono Bàrnaba ad Antiòchia.
23Quando questi giunse
e vide la grazia di Dio,
si rallegrò
ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore,
24da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede.
E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
25Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo: lo trovò e lo
condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella
Chiesa e istruirono molta gente.
Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.

Continuiamo la lettura:

Atti 11,27 30: i profeti che vengono da Gerusalemme e la colletta.
I problemi teologici si sciolgono anche attraverso la carità.
29Allora i discepoli stabilirono di mandare un soccorso ai fratelli abitanti
nella Giudea, ciascuno secondo quello che possedeva; questo fecero,
indirizzandolo agli anziani, per mezzo di Bàrnaba e Saulo.

atti 12,1 19: l’uccisione di Giacomo

Arresto e liberazione miracolosa di Pietro
Raccontata sulla falsariga della risurrezione di Gesù
morte di Erode
Raccontata sulla falsariga della fine di Giuda

La chiesa di Antiochia e il primo viaggio apostolico
Atti 13,:
25Bàrnaba e Saulo poi, compiuto il loro servizio a Gerusalemme,
tornarono prendendo con sé Giovanni, detto Marco.
C’erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone
detto Niger, Lucio di Cirene, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il
tetrarca, e Saulo.
2Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo
Spirito Santo disse: “Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l’opera alla
quale li ho chiamati”. Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero
loro le mani e li congedarono.
Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo…
…(13,13) Ma Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme.


Atti 13, 14 ss Primo sabato ad Antiochia di Pisidia
si va in sinagoga
c’è spazio per una esortazione
consueto discorso
Conversioni-av_versione

Si rivolgono ai pagani: giustificazione
46Allora Paolo e Bàrnaba
con franchezza dichiararono:
“Era necessario che fosse proclamata
prima di tutto a voi la parola di Dio,
ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco:
noi ci rivolgiamo ai pagani.
Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano
tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero.
49La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione..

Atti 14: Successi eccessivi

La storia di Barnaba-Zeus e di Hermes-Paolo

Atti 14: Ritorno ad Antiochia
21Dopo aver annunciato il Vangelo a quella città e aver fatto un numero
considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Icònio e Antiòchia,
22confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede
“perché – dicevano – dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso
molte tribolazioni”. Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni
anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore…
27Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio
aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta
della fede. 28E si fermarono per non poco tempo insieme ai discepoli.

Il concilio di Gerusalemme : Atti 15

15,1:
Ora alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: “Se non vi
fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati”.

Paolo e Barnabà dissentono:
si sale a Gerusalemme per dirimere la questione
3Essi dunque, provveduti del necessario dalla Chiesa, attraversarono la
Fenicia e la Samaria, raccontando la conversione dei pagani e
suscitando grande gioia in tutti i fratelli. 4Giunti poi a Gerusalemme,
furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani, e riferirono
quali grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro. 5

Obiezione secca dei farisei:
5Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti,
affermando: “È necessario circonciderli e ordinare loro di osservare la legge di
Mosè”.

Discussione – sintesi di Pietro
6Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema.
Sorta una grande discussione, Pietro si alzò e disse loro: “Fratelli, voi sapete
che, già da molto tempo, Dio in mezzo a voi ha scelto che per bocca mia le
nazioni ascoltino la parola del Vangelo e vengano alla fede. E Dio, che
conosce i cuori, ha dato testimonianza in loro favore, concedendo anche a
loro lo Spirito Santo, come a noi; 9e non ha fatto alcuna discriminazione tra
noi e loro, purificando i loro cuori con la fede. 10Ora dunque, perché tentate
Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri né noi
siamo stati in grado di portare? 11Noi invece crediamo che per la grazia del
Signore Gesù siamo salvati, così come loro”.

Testimonianza di Paolo e Barnaba
12Tutta l’assemblea tacque e stettero ad
ascoltare Bàrnaba e Paolo che riferivano quali
grandi segni e prodigi Dio aveva compiuto tra le
nazioni per mezzo loro.

Postilla di Giacomo
Quando essi ebbero finito di parlare,
Giacomo prese la parola e disse: “Fratelli,
ascoltatemi. 14Simone ha riferito come fin da
principio Dio ha voluto scegliere dalle genti
un popolo per il suo nome. 15Con questo si
accordano le parole dei profeti…

19Per questo io ritengo che non si debbano
importunare quelli che dalle nazioni si
convertono a Dio, ma solo che si ordini loro
di astenersi dalla contaminazione con gli idoli,
dalle unioni illegittime,
dagli animali soffocati
e dal sangue.
21Fin dai tempi antichi, infatti, Mosè ha chi lo
predica in ogni città, poiché viene letto ogni
sabato nelle sinagoghe”.
Postilla di Gc. Commento
Sull’apertura ai Pagani non c’è discussione;
Aggiunge alcune cose:
I pagani convertiti devono aste

nersi da quelle cose che suscitano la ripugnanza istintiva dei giudeo-cristiani:
– Il comprare-mangiare le carni immolate agli idoli,
– Le unioni matrimoniali tra parenti
– mangiare la carne dí animali in cui è rimasto il sangue
– e infine il sangue.
NB.: Queste prescrizioni secondo la tradizione giudaica valevano anche per gli stranieri dimoranti in mezzo agli ebrei. Da qui si può intuire il motivo della loro prescrizione per i pagani convertiti al cristianesimo.

La prima enciclica (15,25ss)
5Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo, di scegliere alcune
persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e
Paolo, Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno
anch’essi, a voce, queste stesse cose.
31Quando l’ebbero letta, si rallegrarono…. 32Giuda e Sila,
essendo anch’essi profeti, con un lungo discorso incoraggiarono i
fratelli e li fortificarono. 33Dopo un certo tempo i fratelli li
congedarono con il saluto di pace, perché tornassero da quelli
che li avevano inviati. [ ]
35Paolo e Bàrnaba invece rimasero ad Antiòchia, insegnando e
annunciando, insieme a molti altri, la parola del Signore.

Il parossismo tra Paolo e Barnaba
Dopo alcuni giorni Paolo disse a Bàrnaba:
“Ritorniamo a far visita ai fratelli in tutte le città
nelle quali abbiamo annunciato la parola del
Signore, per vedere come stanno”.
Bàrnaba voleva prendere con loro anche
Giovanni, detto Marco,
38ma Paolo riteneva che non si dovesse
prendere uno che si era allontanato da loro, in
Panfìlia, e non aveva voluto partecipare alla loro
opera.
39Il dissenso fu tale che si separarono l’uno
dall’altro. Bàrnaba, prendendo con sé Marco,
s’imbarcò per Cipro. Paolo invece scelse Sila e
partì, affidato dai fratelli alla grazia del Signore.

Lo scontro tra queste due grandi personalità della Chiesa primitiva è fortissimo e ha certamente creato sofferenze dolorosissime in Paolo, in Barnaba e nella stessa comunità.
Il vocabolo greco tradotto con: «il dissenso fu tale» è paroxysmós che vuol dire parossismo al punto da prendersi per i capelli. L’immagine denuncia un
diverbio violentissimo che avviene su una questione pratica, discutibile e che non comportava visuali ecclesiali diverse.
Sono situazioni che derivano dal senso di paura di fronte alla sproporzione tra il compito che ci è messo nelle mani e la nostra pochezza.
Allora «la nostra volontà, non trovando la strada dell’azione libera e gioiosa, può imboccare la strada del risentimento, dello scoraggiamento e dell’arroganza: insomma la strada del peccato». (CM Martini)

Notazioni quasi finali
Il gigante «Barnaba»
Prospettive e problemi delle nostre comunità
Troppi «bigodini» alle pecore
Non perfezionismo, ma cambio di marcia
Diventare «playmakers»
La «rovesciata»
Lo «smartphone» dello Spirito
Lo Spirito:
L’hai provato di sicuro anche tu!.
Ti hanno regalato uno smartphone nuovo, di ultima
di ultima generazione e all’inizio lo chiamavi ancora telefonino, o almeno lo usavi come tale.
Ti sembrava che avere uno schermo grande,
una memoria incommensurabile rispetto a prima;
avere a diposizione telefonate quasi gratis con Whatsapp fosse la vera novità.
Ma è usandolo e confrontandoti con i tuoi amici che ogni
giorno scopri di più.
Io per esempio qualche giorno fa ho scoperto la “livella”; in vacanza
ho visto, addirittura, una persona che si provava la pressione!

Mi piace paragonare lo Spirito Santo, ricevuto nella Cresima,
a questi smartphones: già avevi colto cose meravigliose pensando ai
suoi doni, ma è molto, molto di più.
Per scoprire tutto ciò e gustarlo sempre più, è importante
continuare l’amicizia con Gesù e con i suoi amici.
Sarà come scoprire ogni giorno nuove “apps”, cioè applicativi
concreti delle sue meraviglie.

 

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